In Gesù Cristo morto e risorto, la tua vita assume un valore eterno
Integrata nel corpo di Cristo morto e risuscitato, la tua vita assume un valore eterno. Gesù non è solo Colui che t'insegna la via della salvezza, Egli è anche Colui che la compie e la realizza nella Sua Pasqua. Dirà Lui Stesso che Egli è la Via, la Verità e la Vita. Tuo compito non è solo di seguirLo portando la tua croce, ossia realizzando la volontà precisa di Dio su di te, ma di lasciarGli rivivere in te la Sua vita. Tutte le decisioni che puoi prendere per la tua vita di cristiano prendono il loro senso e il loro valore nella vita del Cristo. Egli è il primo ad avere fatto della Sua vita un'offerta al Padre. È per questo che tu devi contemplarLo a lungo nel Suo mistero pasquale, affinché t'infonda la Sua vita divina con il dono del Suo corpo glorificato.
Dal libro "Prega il Padre tuo nel segreto" di Jean Lafrance
Il Signore Gesù ha usato ed usa tuttora molti modi per farci partecipi della Sua vita. Innanzitutto possiamo conoscerLo dal punto di vista dei Vangeli, ossia leggendo e cercando di mettere in pratica quanto Egli disse, fece ed insegnò. A livello visibile, inoltre, non abbiamo cose più preziose nell'universo che il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo. Possiamo letteralmente cibarci di Lui, con il Suo Corpo che diventa anche il nostro corpo e il Suo Sangue che scorre anche nelle nostre vene. Naturalmente è soprattutto una questione di fede, ma di una fede coltivata. Inoltre, è bene sottolineare che a questo proposito, sparsi nei secoli, ci sono stati dei veri e propri "miracoli eucaristici". In pratica, ci sono state diverse situazioni in cui l'Ostia consacrata dal Sacerdote è divenuta Carne ed il Vino consacrato è divenuto Sangue. Si tratta di eventi realmente accaduti e documentati, e chi volesse approfondire la questione potrebbe, ad esempio, fare una ricerca in Internet digitando in un motore di ricerca "miracoli eucaristici". A volte, in queste occasioni, il Signore non ha semplicemente fatto un miracolo, ma ha anche dato un particolare valore a situazioni spesso piuttosto oscure. Ad esempio, il più noto miracolo eucaristico avvenuto a Torino (per il quale è stata poi eretta la Chiesa del Corpus Domini) fece seguito ad un... furto di un ostensorio con l'Ostia consacrata al suo interno. In un'altra occasione e in un altro luogo, una donna rubò un'Ostia consacrata (ostia significa "vittima") per far eseguire... un rito magico a una "fattucchiera". Tuttavia, non lo fece poiché avvenne il miracolo, che ovviamente la dissuase totalmente da tali pratiche. Il Signore Gesù, come si è detto, utilizza molte maniere per farci partecipi della Sua vita, ma è soprattutto con la Sua azione in noi che Egli "compie" le nostre vite, soprattutto quando Gli permettiamo di agire. In questo modo, se anche moriamo, è con Lui che moriamo, ed è con Lui che risorgeremo. Non si tratta di "frasi fatte", dette e ridette perché così è, punto e basta, ma di un processo veramente divino, del quale però ogni cristiano è tenuto a vivere qualcosa, almeno rendendosene un po' conto.
Non s'intende affermare in questa sede che dobbiamo credere solo perché ci sono i miracoli, ma anch'essi hanno la loro importanza. Non per niente, anche se in un altro contesto, il Signore afferma nel Vangelo: "Se non credete alle Mie Parole, credete almeno alle opere che Io compio." Incredibilmente, coloro che lo fecere uccidere... credevano ai Suoi miracoli, ma ritenendolo "scomodo" lo fecero eliminare. Una storia che da sempre si ripete, fin da quando Caino uccise Abele per invidia. Anche Ponzio Pilato sapeva bene che "Glielo avevano consegnato per invidia". Il Figlio di Dio si fa "consegnare" ai pagani occupanti la Terra Santa per "invidia", si fa picchiare, si fa schernire, si fa flagellare, si fa sputare addosso, si fa coronare di spine, si fa inchiodare ad una Croce per... morire e poi risorgere per la salvezza eterna di tutti. Effettivamente, la nostra fede è uno "scandalo" per i Giudei (che conoscevano il Dio di Abramo) ed una "stoltezza" per i Greci (ossia tutti gli altri), come disse e scrisse San Paolo Apostolo. I Greci o Gentili, infatti, non si sarebbero mai sognati un Dio simile, ma così è stato, così è, e così sarà, per sempre.
Perché in Cristo morto e risorto le nostre vite assumono un valore eterno? Perché se Dio permise la caduta del primo uomo, Adamo, e quindi di tutta la sua stirpe, volle invece che il Suo Figlio Unigenito, incarnandosi in un corpo umano, risollevasse l'umanità intera. Si tratta di un mistero, ma che non è un qualcosa di "assurdo"; anzi, è quasi "logico", pur essendo in gran parte incomprensibile alla nostra natura umana. Come il figlio del "Signor Rossi" mantiene il cognome paterno sia che si comporti bene, sia che si comporti male, così il nostro essere figli di Dio non viene mai meno, e se il Figlio Unigenito, nostro fratello divino, fa qualcosa, anche noi ne viviamo le conseguenze. Dio è veramente Onnipotente, ma pare che a volte si "sottometta" a delle particolari "leggi spirituali" di cui ne conosciamo solo alcune, ma certamente non tutte. Naturalmente, se necessario, Dio può far qualsiasi cosa. Inoltre, non è da sottovalutare l'azione dello spirito del male, ossia di Satana (l'Accusatore) che, non potendo accusare Dio di alcunché, cerca di accusare i Suoi figli e le Sue figlie. Noi dobbiamo certamente cercare di comportarci bene ed amare Dio e il prossimo, ma la nostra vera giustificazione è nel Sangue di Cristo, che ha pienamente soddisfatto il Padre e zittito per sempre il Maligno.
Dio Padre deve aver veramente sofferto tanto con il Cristo, ma la Sua ricompensa non viene mai meno: Egli innalzò Gesù al di sopra di tutto e di tutti, facendoLo sedere alla Sua destra e dandoGli "ogni potere in Cielo e in Terra", come Gesù stesso afferma nel Vangelo. È per questi motivi e molti altri che in Cristo le nostre vite assumono un valore eterno, non solo perché le nostre anime sono immortali, dal momento che siamo fatti "a immagine e somiglianza di Dio", ma innanzitutto perché il Signore stesso ci ha veramente redenti. Il Signore ama tutte le Sue creature, compresi gli animali che, pur se sottomessi all'uomo, sono certamente più innocenti di noi. Non per niente Dio fece salvare da Noè i nostri "fratelli più piccoli", conducendoli nell'Arca. L'Arca servì per la salvezza dei corpi delle creature, ma la Croce di Cristo è il ponte che ha permesso all'uomo e alla donna decaduti, di ogni epoca, di poter nuovamente vivere nella piena amicizia, figliolanza e grazia del Padre, il quale ci ha amati anche "quando eravamo peccatori".