La vita dopo la morte - Testimonianza della Dott.ssa Gloria Polo

Scala per il Paradiso

 

Tutti noi, per fede, crediamo nella vita dopo la morte. Non solo noi cristiani, ma gli uomini e le donne di ogni epoca hanno creduto in questo. Coloro che sostengono il puro e semplice "materialismo", ossia che esiste solo quanto è percepibile dai cinque sensi, e che con la morte del corpo muore l'intero essere umano, sono sempre stati una minoranza, soprattutto nell'ambito della cosiddetta "élite intellettuale". Tuttavia, al giorno d'oggi, la maggior parte dell'umanità vive come se le realtà ultraterrene non esistessero e, purtroppo, spesso anche noi cristiani ci comportiamo in questo modo.

Ora, la scienza "ufficiale" ha fatto grandi progressi, soprattutto negli ultimi secoli, e non pochi sono i suoi meriti. Tuttavia, sostenere che esiste solo quanto noi possiamo vedere, toccare, udire, gustare od odorare, anche dal punto di vista scientifico, è errato. Innanzitutto la luce visibile rappresenta solo una piccolissima parte dello "spettro" delle onde elettromagnetiche, che includono le onde radio, i raggi infrarossi ed ultravioletti, le microonde, i raggi X, i raggi gamma, etc. Queste radiazioni sono misurabili solo con apposite strumentazioni ma, anche in questo caso, devono essere "tradotte" elettronicamente per mostrarsi, ad esempio, sullo schermo del monitor di un computer. Se quindi anche la scienza "ufficiale" ammette l'esistenza di molte "cose" che non possiamo vedere, come ad esempio la "materia oscura", che rappresenterebbe più del novanta per cento dell'universo, e che attualmente è estremamente difficile da rilevare, perché mai alcune persone sono convinte che esista solo quanto il corpo può percepire? Il corpo umano è una sofisticatissima macchina biologica, profondamente unita allo spirito dell'uomo ed allo Spirito di Dio, tanto che non solo il Signore creò l'uomo "a Sua immagine e somiglianza", ma anche il Figlio di Dio, Gesù Cristo, decise nel Suo immenso Amore di assumere una forma mortale. Certo, la lotta per mantenere la fede è spesso ardua, e non mi permetto di giudicare chi non crede nella vita dopo la morte, tuttavia vi dico che esiste. Le nostre paure, quindi, non dovrebbero riguardare l'annullamento totale del nostro essere, quanto piuttosto le conseguenze delle nostre azioni, nel bene e nel male. Tutto, nell'universo, pare tendere a "bilanciarsi" in qualche modo, quindi è verosimile che anche le nostre azioni, prima o poi, debbano essere "bilanciate", in questa vita o nell'altra. Tuttavia la speranza dei cristiani è rivolta, soprattutto, a Gesù Cristo ed al Suo Sacrificio sulla Croce, per mezzo del quale ci ha acquistato la salvezza eterna.

Nel Libro dell'Apocalisse, al capitolo 14, versetto 13, sta scritto: "Poi udii una voce dal cielo che diceva: «Scrivi: Beati d'ora in poi, i morti che muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono»." Questo versetto dovrebbe farci dunque comprendere che, come già sappiamo, dobbiamo anche cercare di fare di bene, anche se la salvezza eterna viene solo per grazia divina, che ci permette di compiere il bene e ci aiuta a farlo.

Nel corso dei secoli, molte persone hanno sostenuto di essere tornate dall'al di là. La Chiesa va molto cauta, rispetto a queste testimonianze. Tuttavia, in tempi recenti, il medico dentista Gloria Polo, colombiana, ha scritto la sua sconvolgente esperienza di ritorno dalla morte, confermando molte questioni che riguardano la fede cristiana, tanto che il suo scritto ha ricevuto anche un'avvallo da parte del Vescovo Ausiliario di Bogotà, Mons. Fernando Sabogal Viana.

 

Potete leggere e scaricare la sua bellissima testimonianza cliccando sul seguente link:

- Testimonianza di Gloria Polo

 

Un altro uomo che è recentemente tornato dall'al di là è anch'egli un medico, per la precisione un neurochirurgo americano, il Dr. Eben Alexander. Non so se sia una cristiano cattolico, ma la sua testimonianza è anch'essa sconvolgente per un preciso motivo. Si tratta di una persona la cui vita è radicalmente cambiata, dopo la sua esperienza: da materialista convinto e uomo di scienza, sosteneva che la "mente" è solo il prodotto dell'organo chiamato cervello, ed in quanto neurochirurgo conosceva molto bene la materia. Sbagliava, però, sul fatto che la mente è generata solo dall'attività cerebrale, e ne ebbe la prova sulla sua propria pelle. Per ragioni sconosciute, si ammalò di una grave forma d'infezione cerebrale, dovuta al batterio Escherichia Coli, che normalmente vive indisturbato nell'intestino umano, ma che a volte può diventare virulento, forse in seguito ad un'invasione dall'esterno. Ebbene, Eben Alexander andò in coma irreversibile, e la sua corteccia cerebrale fu distrutta da questo microorganismo. Quindi, in quelle condizioni, non avrebbe dovuto né vedere né sentire alcunché. Invece fece l'esperienza più illuminante della sua vita, che da qualche anno va raccontando in giro per il mondo, dopo essere uscito dal coma, peraltro senza nessuna conseguenza sulle sue condizioni di salute. Anche questo è un fatto piuttosto strano, dato che i medici che lo hanno curato sapevano che, se fosse uscito dal coma, non si sarebbe comunque ripreso del tutto.

Queste testimonianze, ad ogni modo, sono piuttosto rare e frutto di grazie speciali, ma anch'esse possono essere utili per ravvivare in noi la fede e, soprattutto, guardare in un'ottica differente il mondo che ci circonda. Spesso ne siamo veramente "irretiti", e purtroppo sprechiamo tempo prezioso in cose che, a ben vedere, servono a ben poco. Solo il Signore sa cosa è giusto per tutti, preghiamoLo dunque che ci aiuti a portare buoni frutti nelle nostre vite ed in quelle del nostro prossimo.