Divina Misericordia
Gesù, confido in Te!
Il Culto e la Festa della Divina Misericordia:
La sera del 22 febbraio del 1931 il Signore volle fare un grande regalo all’umanità. Apparve infatti a Santa Maria Faustina Kowalska, come lei stessa scrisse nel suo Diario: “La sera stando nella mia cella, vidi il Signore vestito di una veste bianca. Dopo un’istante Gesù mi disse: «Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù confido in Te! Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel mondo intero. Prometto che l’anima, che venererà questa immagine, non perirà. Prometto pure già su questa terra, ma in particolare nell’ora della morte, la vittoria sui nemici. Io stesso la difenderò come Mia propria gloria. »”
Gesù definisce questa immagine “L’ultima tavola di salvezza per i peccatori”. Teniamo quindi conto di queste parole! In seguito Santa Faustina raccontò in confessione questa straordinaria esperienza; uscita dal confessionale Gesù le parlò nuovamente, dicendole: “La Mia immagine c’è già nella tua anima. Voglio che l’immagine che dipingerai col pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la Festa della Misericordia. Desidero che i sacerdoti annuncino la mia grande Misericordia. Le fiamme della Misericordia mi divorano; voglio versarle sulle anime degli uomini.” L’immagine venne solennemente esposta, per la prima volta, il 28 aprile del 1935, la prima domenica dopo la Santa Pasqua, la Domenica in Albis, secondo il volere di nostro Signore Gesù Cristo. Quel giorno Gesù disse a Santa Faustina: “Questa festa è uscita dalle viscere della mia misericordia ed è confermata nell’abisso delle mie grazie. Ogni anima che crede e ha fiducia nella mia misericordia la otterrà.” Quel giorno, quando la funzione stava per finire, il sacerdote prese il Santissimo Sacramento per impartire la benedizione; ad un tratto Santa Faustina vide il Signore Gesù nel medesimo aspetto che ha nell’immagine.
Il Signore diede la benedizione ed i raggi si diffusero su tutto il mondo. Parole di Gesù: “Il raggio bianco simboleggia l’acqua del mio costato, che purifica l’anima, il raggio rosso il mio sangue, che dà la vita alle anime. Questi due raggi scaturirono dal profondo della mia misericordia, quando il mio cuore fu trafitto dalla lancia. Essi formano un manto protettivo per le anime che il mio Padre adirato vorrebbe punire. Beate le anime che vivono all’ombra di questi raggi; la mano della giustizia divina le risparmierà. Le case e persino le città in cui sarà venerata questa immagine saranno risparmiate e protette. L’umanità non troverà né quiete né pace finché non si rivolgerà fiduciosa alla Divina Misericordia.” Cerchiamo ora di definire brevemente cosa intende il Signore, quando esprime il concetto di “Misericordia”. Tutti sappiamo, anche solo in linea teorica, che Dio è Amore e Misericordia: tutte le religioni affermano questo. La Misericordia di Gesù è un “sentimento” (attualizzantesi comunque in modo molto concreto verso l’umanità in generale ed ogni singolo essere umano in particolare) che va oltre l’amore, oltre la compassione, oltre la pietà. La Misericordia di Dio è Amore che si riversa su tutti noi, anche se peccatori, senza nulla chiedere in cambio. La Divina Misericordia è come un bicchiere d’acqua offerto ad un assetato, il quale non ci dice neppure “grazie”. Dio è così, tuttavia tutto ciò non elimina la Sua Giustizia, piuttosto la precede, l’accompagna e la segue. Il Signore, però, è talvolta molto esigente, come disse anche la Beata Madre Teresa di Calcutta, soprattutto con coloro che decidono fermamente di mettersi alla Sua sequela.
Tutto ciò è un mistero: viviamo letteralmente immersi nello sconfinato oceano della Divina Misericordia, e tuttavia siamo spesso provati, a volte tristi e sofferenti. “Beati gli afflitti, perché saranno consolati”, dice il Signore. Se tentassimo d’interpretare queste parole in maniera letterale, la spiegazione risulterebbe semplice: dal momento che siamo sofferenti, riceveremo un giorno consolazione. Tuttavia mi chiedo: è solo questo, oppure c’è dell’altro? Sicuramente ci sono altre spiegazioni, ma solo lo Spirito Santo può aiutarci a comprendere. La vita non è una sorta di “gioco a premi”, anche se a volte può sembrare che sia così. Le ispirazioni dello Spirito procedono verso di noi, da Dio in Persona, ma sta anche a noi essere “buone antenne”; non importa quali e quanti ostacoli il Maligno ed i suoi demoni cerchino d’imporre al mondo sotto forma d’indottrinamento, plagio, controllo mentale, additivi chimici nei cibi, musiche, progetti per procurare alterazioni nel campo elettromagnetico, etc. Lo Spirito è al di là ed al di sopra di tutto ciò: questo è sicuro. Dice infatti Gesù: “È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla”. Signore Gesù, le Tue Parole sono Spirito e Vita.
La Domenica della Misericordia:
Parole di Gesù: “Desidero che la Mia Misericordia sia solennemente festeggiata la prima domenica dopo Pasqua. Coloro che in quel giorno si saranno confessati ed avranno ricevuto la Santa Comunione, otterranno non solo il perdono dei loro peccati, ma anche la remissione delle pene meritate peccando. Questa festa sarà una consolazione per tutto il mondo!”
Il cuore del Culto della Divina Misericordia ha due aspetti: fiducia e misericordia. Il Signore Gesù disse a Santa Faustina: “Le grazie della Mia misericordia si attingono con un solo recipiente e questo è la fiducia. Più un’anima ha fiducia, più ottiene.” “Un’anima che confida nella mia misericordia è la più felice, poiché Io stesso ho cura di lei.” Gesù disse anche, a proposito dell’anima fiduciosa: “Le ricambio la Mia fiducia e le do tutto quello che chiede”. “Perché Io possa agire in un’anima, l’anima deve avere fede.” Occorre anche avere un sincero pentimento dei propri peccati. Gesù disse: “Per un’anima pentita sono la misericordia stessa.”
Bisogna avere la fiducia come quella di un bambino. A nostra volta dobbiamo essere misericordiosi verso il prossimo. L’evangelista Matteo riporta queste parole del “discorso delle beatitudini o della montagna”: “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.” Matteo 5,7. L’amore e la misericordia verso il prossimo sono quindi fondamentali. “Date e vi sarà dato; una buona misura, scossa, pigiata e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio.” Luca 6,38.
Il 17 febbraio del 1937 Gesù disse parole severe a Santa Faustina, di cui noi tutti dobbiamo fare tesoro: “Le anime periscono, nonostante la mia dolorosa passione. Concedo loro l’ultima tavola di salvezza, cioè la Festa della Divina Misericordia. Se non adoreranno la mia Misericordia periranno per sempre.” Il 28 febbraio ancora un urgente appello: “Fa’ tutto ciò che è in tuo potere nell’opera della mia Misericordia. Desidero che alla mia Misericordia venga reso culto; do all’umanità l’ultima tavola della salvezza, cioè il rifugio nella Mia Misericordia. Il Mio Cuore gioisce per questa festa.” Le forme del Culto della Divina Misericordia sono: l’adorazione della Divina Misericordia, che copre ogni bassezza umana, la venerazione dell’Immagine di “Gesù Misericordioso”, la Festa della Divina Misericordia, la Coroncina della Divina Misericordia, l’Ora della Misericordia (le tre del pomeriggio, l’ora in cui Gesù morì sulla Croce, l’ora in cui la Misericordia vinse la Giustizia), la diffusione del Culto della Divina Misericordia, la Novena alla Divina Misericordia. Altri elementi di devozione sono: l’amore per la Chiesa, l’amore per la Santissima Eucarestia e l’amore per Maria Santissima, Madre di Misericordia.
Gesù, a chi diffonde il Culto della Divina Misericordia, fa tre Promesse:
1) Protezione materna: “Le anime che diffondono il Culto della Mia Misericordia, le proteggo per tutta la vita, come una tenera madre protegge il suo bimbo ancora lattante, e nell’ora della morte non sarò per loro Giudice, ma Salvatore Misericordioso.”
2) La seconda Promessa riguarda l’ora della morte: “Verso quelle anime, che esalteranno e faranno conoscere ad altri la Mia Misericordia, nell’ora della morte Mi comporterò secondo la Mia Misericordia infinita.”
3) Ai sacerdoti che parleranno della Misericordia di Dio, Gesù ha promesso che i peccatori induriti si inteneriranno alle loro parole: “I peccatori induriti si inteneriranno alle loro parole, quando essi parleranno della Mia sconfinata Misericordia e della Compassione che ho per loro nel Cuore. Ai sacerdoti, che proclameranno ed esalteranno la Mia Misericordia e ne diffonderanno il Culto, esortando altre anime alla fiducia nella Mia Misericordia, queste anime nell’ora derlla morte non avranno paura. La Mia Misericordia le proteggerà in quell’ultima lotta.”